Il cronografo serve a registrare graficamente il tempo, quel concetto molto letterario -tempus fugat- che ci porta da una sequenza all'altra, attraverso i suoi personaggi e le sue storie, trascinando il lettore a suo piacimento. Gli autori di questo lavoro partecipano a questo gioco. Storie di fantasia, storiche, piccoli drammi quotidiani, anche un'opera teatrale o la poesia che chiude questo volume di testi, ci allontanano dal lavoro quotidiano svolto dalla stragrande maggioranza degli autori che partecipano a questo lavoro. FIDE dimostra ancora una volta la sua capacità di andare oltre la sua portata prefissata e svela nuovi valori del genere del racconto che trovano accomodazione con le storie di altri narratori già consolidati nel mondo letterario.
Questa seconda raccolta di racconti FIDE, El cronografo, segue le orme del suo predecessore, che sotto il titolo di En la Frontera (2014) ha riunito autori alle prime armi con altri con una comprovata esperienza. Alcuni si ripetono, altri in anteprima e un buon numero inizia a dimostrare il proprio valore letterario in questo genere. Sono tutti: Mario Garcés, Domingo Carbajo, Luis María Cazorla Prieto, Mario Alonso Ayala, Antonio Garrigues, Álvaro Lobato, Dionisio Martínez, Borja Martínez-Echevarría, José Manuel Otero Lastres, Antonio Guerra, Javier Mourelo, Alfredo Urdaci, José Ramón Couso , Emilio Gude, Antonio Jesús Sánchez, Gonzalo Iturmendi, Javier Zapata, Julio Acinas, Maribel Gilsanz, Rafael Muñoz de la Espada, Antonio Pedraz, Carmen Sánchez e Yaiza Martínez. Le storie sono precedute da Gonzalo Jiménez-Blanco e illustrate da Javier Montesol.