Il "Trono di Spade" della riforma del lavoro: novità in materia di registrazione dell'orario di lavoro (Regio Decreto Legge 9/2019). Seconda parte.

Il 12 maggio 2019 entra in vigore l'obbligo di registrazione dell'orario di lavoro in tutte le aziende e tutti i lavoratori, il che significa che si tiene conto dei nuovi testi degli artt. 34.7 e 34.9 ET e art. 7.5 del LISTOS e le seguenti domande pratiche: 

Il "Trono di Spade" della riforma del lavoro: Novità sulla registrazione dell'orario di lavoro (Regio Decreto Legge 9/2019). Seconda parte.

Il 12 maggio 2019 entra in vigore l'obbligo di registrazione dell'orario di lavoro in tutte le aziende e tutti i lavoratori, il che significa che si tiene conto dei nuovi testi degli artt. 34.7 e 34.9 ET e art. 7.5 del LISTOS e le seguenti domande pratiche: 

(i) L'obbligo di registrazione della giornata lavorativa non è di adempimento immediato ma differito al 12 maggio, pertanto, tenuto conto delle disposizioni transitorie, l'Ispettorato del lavoro può verificare il rispetto della norma a partire da tale data. 

(ii) L'obbligo di registrazione della giornata lavorativa è individuale per ciascun lavoratore e deve comprendere, in tutto caso, l'ora di inizio e di fine della giornata lavorativa giornaliera fatta salva la flessibilità oraria. Si noti che la registrazione dell'orario di lavoro non coincide con il calendario lavorativo; i quadranti delle ore; o sistemi di controllo accessi. 

(iii) Tre sono le fonti che completeranno la norma: in primo luogo, un Regolamento che regolerà le specialità di adempimento dell'obbligo di registrazione per quei settori, lavori e categorie professionali che lo richiedono per le loro peculiarità: secondo, il settore contrattuale o aziendale, quindi i sindacati avranno un ruolo più rilevante nella regolamentazione dell'organizzazione e della documentazione anagrafica e, infine, in terzo luogo, in assenza di accordo, le imprese potranno predisporre, sentiti i legali rappresentanti dei lavoratori, una politica unilaterale di registrazione del tempo (che probabilmente dovrà essere collegata alla politica di disconnessione digitale). 

 (iv) Vi è libertà per le imprese di scegliere il sistema di registrazione (analogico o digitale) con due limiti secondo l'attuale Istruzione dell'Ispettorato del lavoro sugli straordinari: da un lato, che sia garantita l'affidabilità e l'invariabilità dei dati e dall'altro che il sistema sia disponibile in ogni centro di lavoro e le registrazioni siano tenute per quattro anni a disposizione dei lavoratori, dei loro legali rappresentanti e dell'Ispettorato. E' prevedibile che sui dispositivi personali o professionali del personale vengano implementate applicazioni informatiche per la registrazione della giornata. 

(venire caso di inesistenza della registrazione dell'orario di lavoro, si registra una sola infrazione grave del 7.5 del LISOS per azienda e non per lavoratore con una sopravvenienza massima di 6250 euro (nella Rassegna delle Cause della norma si cita che nel 2018 Il 35% delle lamentele in tema di rapporti di lavoro si riferivano all'orario di lavoro e citavano una media settimanale di 6,4 milioni di ore straordinarie). Inoltre, è possibile una seconda infrazione in caso di recidiva e bisognerà attendere l'aggiornamento del Provvedimento per vedere quali settori saranno al centro delle campagne e se gli Ispettori potranno archiviare più infrazioni per periodi diversi e centri di lavoro diversi. 

(vi) sono mantenuti gli obblighi di registrazione per le ore di straordinario, che devono essere sommate mensilmente e consegnata mensilmente allo scontrino ai lavoratori e gli obblighi di registrazione per le ore di part time. 
In sintesi, la registrazione dell'orario di lavoro di ciascun lavoratore è un nuovo complesso obbligo di adempimento per le aziende che possono avere come massima contingenza che possano sorgere straordinari che dovranno essere retribuiti o pagati e preventivati. 

Il nuovo obbligo di registrazione dell'orario di lavoro è più legato a una visione industriale o di servizio dominante dei rapporti di lavoro, ma non si adatta bene ai nuovi modelli di lavoro che promuovono il telelavoro e l'occupazione. Lavoro intelligente e ricercano più, nei settori produttivi che lo consentono, i risultati e l'attività e la produttività dei dipendenti e meno la continua presenza fisica dei lavoratori nei loro posti di lavoro o con settori produttivi in ​​cui predominano i servizi remoti o itineranti con intensa presenza di spot pubblicitari o modelli destinati ai clienti. Per tutti questi motivi, le aziende devono anche prendere sul serio come preparare i testi delle politiche di registrazione dei giorni lavorativi o, nella loro caso, come negoziare con i sindacati l'organizzazione e la documentazione di detto registro.

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Chi l'Autore

Carlos de la Torre Garcia

Carlos de la Torre Garcia

Partner dell'Area del Lavoro di Gomez Acebo e Pombo. Specialista in consulenza del lavoro e della previdenza sociale per clienti nazionali e internazionali.

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