Strategia nazionale per gli appalti pubblici

"Le azioni da svolgere nell'ambito dell'ENCP devono essere semplificate o specificate e la presenza dell'ENCP e dei suoi contenuti nelle reti deve essere migliorata".

La Strategia nazionale per gli appalti pubblici (di seguito ENCP), strumento giuridico vincolante per l'intero settore pubblico e previsto dall'articolo 334 della legge 9/2017, sui contratti del settore pubblico, è stato finalmente approvato e pubblicato sulla piattaforma dei contratti del settore pubblico lo scorso 3 febbraio.

L'approvazione dell'ENCP è una delle pietre miliari contemplate nel Piano di recupero, trasformazione e resilienza approvato dal Governo e dalla Commissione Europea nella prima metà del 2021. Pertanto, tale approvazione è stata vista semplicemente come una pietra miliare in sé inquadrata all'interno di quel Piano, quando il significato non sta proprio nella sua mera approvazione formale, ma nella sua effettiva l'applicazione consente appalti pubblici più trasparenti, professionali ed efficienti.

L'Unione Europea provoca questo cambio di strategia con l'obiettivo di cambiare la ragion d'essere degli appalti pubblici e implementare una prospettiva più ampia. Alla ricerca di questa prospettiva e nel lavoro di coordinamento, nasce il Comitato di coordinamento per gli appalti pubblici (d'ora in poi CMC).

Durante uno degli interventi, l'accento è stato posto sul fornire una maggiore capacità di l'Ufficio indipendente per la regolamentazione e la supervisione degli appalti (di seguito OIReScon) ritenendo insufficiente l'operato del predetto Comitato, mentre detto Ufficio sta svolgendo un grande lavoro, ad esempio predisponendo relazioni di elevata qualità.

Nel corso della sessione è stato anche spiegato l'intero processo che deve essere svolto per la preparazione, l'approvazione, l'attuazione e la valutazione dell'ENCP. I primi passi, riguardanti la proposta, promossa dal CMC e successivamente approvata da OIReScon e inviata a molteplici istituzioni nazionali, sono già stati compiuti. Il prossimo passo nella validità di questa strategia, che si estende dal 2023 al 2026, è il suo monitoraggio continuo in quanto è un documento vivo che può subire modifiche proposte dal CMC e approvate dall'OIReScon in una valutazione intermedia che sarà effettuata nel 2025. Infine, alla fine del 2026, la valutazione finale sarà effettuata nuovamente dal CMC, che la invierà all'OIReScon. Quest'ultima parte costituisce uno degli elementi cardine della strategia, poiché la valutazione finale getterà le basi per il nuovo ENCP, che dovrà essere predisposto al termine di quello attuale.

Il ritardo nell'applicazione di una strategia già in vigore da un trimestre è legato alla scarsa specificazione delle azioni proposte nel documento. Uno dei lavori da fare, poi, è proprio quello di precisare di più per facilitare il nuovo modello di appalti pubblici.

Questo nuovo modello di appalti pubblici ha questi obiettivi chiave:

  • Prevenzione della corruzione, nonché miglioramento della supervisione degli appalti pubblici
  • Professionalizzazione dei lavoratori pubblici
  • Contrattualistica elettronica e strategica
  • Sostegno alle politiche ambientali, sociali...
  • Promuovere un quadro normativo chiaro e stabile per fornire certezza giuridica agli appalti pubblici
  • Partecipazione delle PMI al mercato degli appalti pubblici

Come proposta finale e per sintetizzare due delle chiavi delle presentazioni, vale la pena sottolineare la necessità di semplificare o precisare le azioni da svolgere nell'ambito dell'ENCP, nonché la necessità che l'ENCP e i suoi contenuti siano essere presenti nel sito del Ministero delle Finanze e della Funzione Pubblica per una maggiore trasparenza.

*La sessione di "Strategia nazionale per gli appalti pubblici" è stato organizzato da FIDE 22 marzo. Alla sessione hanno partecipato i seguenti relatori: Francesco Cano, Membro della Direzione Appalti e Divisione dell'Ufficio Regolamentazione e Vigilanza sugli Appalti Indipendenti, Amato da Juan Quirós, Componente della Divisione Vigilanza sugli Appalti e Relazioni Istituzionali dell'Ufficio Autonoma Regolazione e Vigilanza sugli Appalti e José Antonio Moreno Molina, Professore di Diritto Amministrativo e Direttore del Master in Appalti Pubblici presso l'Università di Castilla-La Mancha. Il moderatore della sessione era Diego Perez Martínez, Direttore della Divisione Legale-Istituzionale dell'Autorità Indipendente per la Responsabilità Fiscale (AIReF) e Procuratore di Stato.

Sintesi preparata da José Luis Bonet per FIDE

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