La crisi del III secolo a Roma e la creazione di un Nuovo Ordine (235-284 d.C.)

“La “crisi del III secolo”, che mise in scacco il modello di potere imperiale a Roma emerso con la riforma di Augusto e che, con alterne vicende, durò fino al 235 d.C.

Lo scorso 14 dicembre abbiamo festeggiato in Fide, nell'ambito di Forum di discussione Lezioni di storia: uomini, fatti e storie, la sessione su la crisi del III secolo a Roma e la creazione di un nuovo ordine (235-284 d.C.)

Fide convocato questa sessione con lo scopo di analizzare, tra l'altro, questioni quali come e perché la cd crisi della s. III, i principali momenti storici e le persone coinvolte, i pericoli interni ed esterni (disintegrazione e minacce esterne), i cambiamenti nella concezione e nell'ideologia del potere imperiale e il percorso verso una soluzione con Diocleziano.

Abbiamo avuto modo di analizzare cosa la “crisi degli anni '235. III”, che sfidò il modello di potere imperiale a Roma emerso con la riforma augustea e che, con alterne vicende più o meno gravi, durò fino al 235 d.C.. Negli anni tra il 284 e il 284 l'Impero Romano fu scosso da una serie di di colpi di stato che l'oratore non ha esitato a definire "pronunce". Precipitato in uno stato di "anarchia" di cui è buona testimonianza l'interminabile serie di imperatori (più di trenta) che ne scandiscono l'epoca, l'Impero assiste alla rottura del modello fino ad allora vigente caratterizzato da ordinate successioni e dalla preminenza del Senato. Non meno significativa è la comparsa di imperatori dalla periferia (Massimino il Tracio; Filippo l'Arabo). Ciò si potrebbe spiegare citando la pressione che i "barbari" (in particolare la nascente potenza persiana, i Sassanidi) esercitavano sui confini, pressione che finirà per sfociare al tempo di Diocleziano (305-306), anch'essa periferica, una sorta di federalizzazione dell'Impero (la cosiddetta Tetrarchia) come soluzione provvisoria alla complicata situazione che solo l'arrivo di Costantino "il Grande" (anno XNUMX) riuscì a fermare.    

Attraverso questo citato processo storico, è stato possibile riflettere su questo importante periodo che supponeva un riorientamento assoluto di ciò che, fino a quel momento, aveva significato Roma, aprendo la strada a nuovi modelli sociali, politici e ideologici.

Abbiamo nella sessione con l'intervento di Adolfo Dominguez Monedero, Professore di Storia Antica, Università Autonoma di Madrid e moderato dal Direttore del Forum, Juan E. Gelabert Gonzalez, Professore di Storia Moderna, Università della Cantabria.

Lettura consigliata:

  • Bravo Castañeda, G. "Un altro mito storiografico?. La crisi del III secolo ei suoi termini nel nuovo dibattito”. Studi storici. Vecchia storia, 30, 2012, pp. 115-140.
  • Marrone, P. Il mondo nella tarda antichità. Da Marco Aurelio a Maometto. Madrid, 1990.
  • Fernández Ubina, J. La crisi del III secolo e la fine del mondo antico. Madrid, 1989.

Se l'articolo è stato interessante per te,

Ti invitiamo a condividerlo sui Social Network

Twitter
LinkedIn
Facebook
Email

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati dei tuoi commenti.

Contatti

Compila il modulo e qualcuno del nostro team ti contatterà a breve.