
Esenzione dal preventivo
Gli esoneri all'FM ERTES vengono mantenuti anche se ora gli esoneri all'ETOP ERTES sono regolati con la doppia scala mobile che distingue percentuali in base alla dimensione dell'azienda e in base alla situazione lavorativa di ripresa o meno dei lavoratori dell'attività interessata e in percentuali decrescenti dal 1 luglio 2020 al 30 settembre 2020.
Distribuzione dividendi e trasparenza fiscale (art. 5)
Vengono mantenute le disposizioni già contenute nel RDL 18/2020, ampliandone l'applicazione agli ERTE per cause ETOP, su:
- Società con domicilio fiscale in paradisi fiscali: impossibilità di avvalersi degli ERTE per cause di forza maggiore o ETOP derivanti da COVID-19.
- Impossibilità di procedere alla distribuzione dei dividendi corrispondente all'esercizio in cui si applicano gli ERTE per cause di forza maggiore o ETOP derivate dal COVID-19, salvo che le imprese versino preventivamente l'importo corrispondente all'esonero applicato ai contributi previdenziali e rinuncino a it (non applicabile alle aziende con meno di 50 addetti).
Tutela dell'occupazione
L'impegno a mantenere l'occupazione è esteso alle aziende che applicano un ERTE per cause ETOP e beneficiano dell'esenzione dalle tasse.
Nel caso delle imprese che beneficiano per la prima volta delle misure straordinarie previste in termini contributivi a partire dal 27 giugno 2020, dall'entrata in vigore del presente regio decreto-legge inizierà il computo del termine di 6 mesi dell'impegno lavorativo .
Rimangono irrisolte alcune carenze di tale impegno: tra l'altro, le eccezioni all'applicazione della garanzia del lavoro nel caso di ritiri nei periodi di prova successivi al licenziamento dei lavoratori o in caso di applicazione o meno del principio di proporzionalità caso di inadempimenti dovuti all'avvio di ERES o di licenziamenti oggettivi in quanto non è stato chiarito se la conseguenza giuridica dell'inadempimento che opera nel rapporto contributivo ed è intervenuto dall'Ispettorato del lavoro richiederà la reintegrazione di tutte le esenzioni contributive di tutti i lavoratori dell'azienda richiedente l'ERTE o solo i lavoratori interessati dalla cessazione o dalla cassa integrazione.
Proroga della sospensione dei contratti a termine e del divieto di licenziamento
Fino al 30 settembre rimane:
- il divieto di licenziamento per cause di forza maggiore e per cause ETOP legate al COVID-19
- l'interruzione del calcolo della durata dei contratti temporanei durante la sospensione per cause di forza maggiore o ETOP
Vantaggi e svantaggi degli ERTE in Spagna nella fase di de-escalation.
In sintesi, gli ERTE in fase di de-escalation, siano essi dovuti a cause FM o ETOP, continueranno ad essere protagonisti della fase di de-escalation e della nuova normalità. Si può anticipare che ci sarà un futuro aumento degli ERTE per cause ETOP ora incentivate e che il legislatore tenderà ad eliminare a partire dal 1 ottobre 2020 o, dal 1 gennaio 2021, gli FM ERTE derivati dal COVID 19.
È evidente che il principale vantaggio di ERTE è la prevenzione dei licenziamenti nonostante l'alto costo delle risorse pubbliche.
Tuttavia, ci sono alcuni aspetti dell'ERTE che possono essere negativi:
(i) le dinamiche degli stessi ERTE, in fase di de-escalation, possono portare alla disaffezione tattica dei lavoratori interinali che, pur avendo interrotto periodi di durata, dopo la ripresa tenderanno a vedere come, scaduto il periodo concordato, producono estinzioni che sono uno svantaggio rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato a causa dei loro minori costi di uscita ed è, soprattutto, patologico nel mercato del lavoro spagnolo a causa della sua dualità e dell'alto tasso di lavoro temporaneo; (ii) le misure in materia di lavoro per i lavoratori colpiti da ERTE nella fase di de-escalation impediscono o ritardano l'adeguamento settoriale che potrebbe essere necessario per la riassegnazione dei lavoratori da settori o aziende meno produttivi a quelli più produttivi; (iii) gli ERTE di FM presuppongono uno schema ideato dallo Stato per la distribuzione equilibrata dei costi tra imprese e lavoratori, ma impedisce alla contrattazione collettiva a livello di ciascuna impresa di ricercare uno schema più adeguato alle esigenze e magari più efficiente ; e (iv) la tutela del lavoro è redatta in termini imprecisi, il che porta a una grande incertezza giuridica e ritarda anche l'adeguamento della forza lavoro nelle società che, a causa del COVID 19, possono essere chiaramente sovradimensionate, quindi la costituzione dovrebbe essere considerata un'eccezione .la formulazione di licenziamenti oggettivi, pur con adeguata causalità e giustificati motivi economici.
Nuove sfide nella de-escalation: mobilità intersettoriale, formazione continua e incentivi all'assunzione.
Tuttavia, non c'è dubbio che FM e ETOP ERTE stanno realizzando un obiettivo sociale desiderabile molto positivo e mantengono una ragionevole efficienza economica, anche se sarà necessario valutare se sia necessario, finché non ci sarà un vaccino o un trattamento efficace contro COVID 19, attivare strumenti complementari che consentano la riassegnazione o mobilità dei lavoratori da settori e imprese non produttivi (attualmente turismo e ospitalità, che sono senza dubbio i più colpiti dal COVID 19) ad altri più produttivi e, inoltre, facilitano la formazione dei lavoratori che rimangono incorporati nell'ERTE. Inoltre, per quei lavoratori che hanno visto terminare il contratto a causa del COVID 19 e che non sono entrati in ERTE (900.000 in Spagna), sarà necessario attivare nuovi incentivi alle assunzioni che potranno essere più efficaci non appena si stabilizzerà la ripresa dei consumi. e della domanda nella nuova normalità.